PRESENTAZIONE
DELL'ASSESSORE ALLA CULTURA
Ho conosciuto
Ulrico Montefiore molti anni fa, quando lavorava
alla maestosa vetrata della Madonna della
Misericordia, collocata poi nella moderna chiesa
della mia parrocchia ad Osimo.
Ero allora uno dei
capi del locale gruppo scoutistico e fui
convocato una sera assieme ad altri responsabili
di associazioni che facevano capo alla
parrocchia ad una riunione nella quale egli
illustrò i bozzetti ed i primi cartoni
dell’opera.
Per me, giovane e
già appassionato di disegno e pittura che
coltivavo tuttavia da autodidatta,
quell’appuntamento fu un evento. Ascoltavo le
sue dissertazioni sulla tecnica delle vetrate
artistiche, sull’arte sacra, sulle motivazioni
delle scelte pittoriche e le spiegazioni
dell’iconografia utilizzata, con entusiasmo.
Il suo era, più
che una descrizione tecnica, un meraviglioso
racconto, frutto tanto della profonda conoscenza
della materia quanto di un’evidentissima e
stupenda passione per i temi sacri trattati e
per l’arte in generale.
Ne fui entusiasta.
Quando chiese ai
presenti un parere, perfino a me, ascoltando
tutti con grande rispetto e umiltà, rimasi
sorpreso e capii la grandezza dell’artista e
dell’uomo.
Così nacque la mia
stima per Ulrico, che oggi è onorata dalla sua
amicizia.
Nel tempo ho
potuto ammirare altre sue splendide opere
artistiche nell’arte del vetro, ma non solo.
La pala d’altare
del Santuario Beato Sante in Monbaroccio, le
vetrate di San Giuseppe da Copertino in Osimo,
le vetrate per la Fondazione Grimani Buttari di
Osimo, le vetrate nella Basilica di Loreto, il
pilastro, solo per citarne alcune.
Ulrico non dipinge
con i colori e con il vetro. Non crea
semplicemente una vetrata istoriata.
Lui sa far vivere
le sue opere pittoriche perché possiede il dono
di dipingere con la luce, viva ed illuminante,
che invece di abbagliarti, incontra le sue
figure fondendosi con loro. Ecco, lui plasma la
luce di frate sole e l’ammaestra rendendola
ancor più che colore, opera d’arte viva.
In questo v’è una
profonda testimonianza di quel singolare
connubio tra l’arte e il sacro, tra il creato e
l’opera dell’uomo che non può che manifestare la
grandezza del Creatore.
Sono grato infine
a Ulrico per le opere che ha donato al Comune di
Osimo; un gesto d’amore per la nostra città.
Osimo, 29/04/2008
Stefano Simoncini
Assessore alla cultura