Questa giornata, il 27 gennaio, è dedicata al ricordo della Shoah, ovvero lo sterminio del popolo ebraico ad opera della Germania nazista.
Come ben sappiamo la persecuzione organizzata nei confronti degli ebrei era stata pianificata in maniera precisa al fine di giungere alla cosiddetta “soluzione globale” della questione ebraica, vale a dire lo sterminio di tutti gli ebrei presenti in Europa. Essa fu attuata con determinazione agghiacciante al fine di assicurare il cosiddetto “ spazio vitale” al popolo tedesco; nei campi di concentramento, oltre agli ebrei, furono rinchiusi ed eliminati altri soggetti giudicati marginali perché appartenenti a razze considerate inferiori o indegne, come slavi o rom; o anche disabili, omosessuali, oppositori politici, testimoni di Geova perché ritenuti socialmente pericolosi.
La ferocia dei carnefici e il silenzio di chi ha rivolto forse lo sguardo altrove lasciano ancora oggi senza parole, ma l’enormità e l’assurdità della Shoah hanno fatto sì che il problema della conservazione della memoria dell’evento si ponesse fin da subito: i luoghi della memoria e le sofferte testimonianze degli scampati ne costituiscono la prova, anche se, con cadenza impressionante, vengono riesumate teorie che pretendono di negare i fatti accaduti.
Così pure ai giorni nostri il razzismo, la xenofobia e le discriminazioni animano le parole e le azioni di tanti uomini, contribuendo a diffondere un clima di violenza.
Per questo motivo la memoria di ciò che l’uomo è stato capace di fare in un passato nemmeno troppo lontano deve essere tenuta viva come ammonimento costante per il presente ed il futuro.
IL SINDACO
Dott. Simone Pugnaloni