Osimo on Line Rete Civica

LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE "Come tu mi vuoi"

Pubblicato il : Giovedì 20 febbraio 2014




COME TU MI VUOI

di Luigi Pirandello libero adattamento Masolino D'Amico
con Lucrezia Lante Della Rovere, Crescenza Guarnieri, Simone Colombari, Raffaello Lombardi,
Arcangelo Iannace, Francesca Farcomeni, Andrea Gherpelli
scene Francesco Ghisu
costumi Annapaola Brancia D'Apricena
musiche Paolo Daniele
regia Francesco Zecca


Nella cupa Berlino degli anni venti, l'Ignota - così Pirandello chiama la protagonista della sua commedia - femme fatale, ballerina nei cabaret di Grosz e Kurt Weill, si emancipa dalle ambigue profferte del vizioso scrittore di cui è schiava, e dalla giovane figlia di questo, anch'essa innamorata di lei, quando uno sconosciuto italiano riconosce - o crede di riconoscere - in questa la moglie di un suo amico scomparsa dieci anni prima durante la Grande Guerra.
Ispirata al caso di cronaca noto come Canella-Bruneri, Come tu mi vuoi si apre con un antefatto torbido e misterioso e si sviluppa nella lunga coda finale ambientata, alcuni mesi dopo, nella villa friulana, dove si cerca di stabilire definitivamente l'identità dell'Ignota mediante una sorta di processo familiare non privo di colpi di scena e che ribadisce l'impossibilità di raggiungere una verità che valga per tutti.
Nella riduzione di Masolino d'Amico, sulla scia dell'omonimo film del 1932 con protagonista Greta Garbo e della versione inglese di Hugh Whitemore recitata con successo nel West End di Londra, il testo è ridotto all'essenziale pur senza perdere quella forza interna che lo rende degno del Pirandello più inquietante.

 

L'Ignota è un "corpo senza nome", in balia degli eventi; si fa come gli altri la vogliono, in attesa che qualcuno le dia senso. Essere è quindi divenire, è costruirsi in un certo modo; è annullare la propria personalità per donarsi agli altri. Solo su queste basi è possibile comunicare, alienandosi e accettando l'immagine, la maschera che gli altri hanno creato; ma è una comunicazione che rimane comunque infruttuosa, perché la verità assoluta "non si può dire" e rimane irraggiungibile.
L'unica verità che emerge è infatti una verità soggettiva, e non sembra azzardato dire che anche la verità, per Pirandello, è "così, come tu mi vuoi". Lucrezia Lante Della Rovere si cimenta con questo personaggio ricco di contraddizioni e sfumature, portato in scena, da Marta Abba in poi, da interpreti straordinarie, in teatro come in cinema.

fonte Amat



ALLEGATI